La Legge Sabatini 2023
Dal 1965 la Legge Sabatini ha l’obiettivo di agevolare le imprese nell’acquisto di macchinari e attrezzature che servono all’attività attraverso l’erogazione di un contributo in conto interessi.
Nel 2023 la legge è stata rifinanziata con lo stesso obiettivo, ma sono state apportate numerose modifiche, alcune delle quali molto significative, in corrispondenza temporale con la pandemia e il periodo post pandemico.
Riportiamo di seguito le principali.
- Tempistica degli investimenti → devono essere fatti e completati entro 12 mesi da quando l’impresa ottiene il contributo (con proroga di 6 mesi per i contratti di leasing o finanziamento stipulati dal 1.1.2022 al 30.6.2023);
- Modalità di erogazione → avviene in un’unica rata per gli investimenti che hanno un importo inferiore a 200.000 euro, mentre negli altri casi viene rateizzata in 6 rate annuali (tranche);
- Tetto degli investimenti → range da un minimo di 20.000 euro a un massimo di 4 milioni di euro;
- Modalità di richiesta → è stata semplificata e si fa attraverso la piattaforma informatica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ex Mise.
Ci soffermiamo su questo punto perché la domanda di contributo è una procedura delicata, che richiede una documentazione specifica.
Per questo, la consulenza di una società specializza come Counsel è in ogni caso la scelta migliore e più vantaggiosa, economicamente ed operativamente, per l’impresa richiedente.
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Gli investimenti green con la nuova Legge Sabatini
Per le domande inviate a partire dal 1° gennaio 2023 l’agevolazione è stata estesa agli investimenti a basso impatto ambientale ed alle imprese che possiedono una certificazione ambientale.
Nello specifico si tratta di ‘investimenti green’, correlati all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo che abbiano un basso impatto ambientale con l’obiettivo di migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti, ma anche dei processi di produzione.
In questo caso, l’agevolazione prende la forma di un contributo in conto impianti, con tasso annuo del 3,575%.
Chi beneficia della nuova legge Sabatini?
Le PMI, ovvero le micro, piccole e medie imprese.
Sostanzialmente sono ammessi quasi tutti i settori produttivi.
Tutte le particolarità della nuova Legge Sabatini sono descritte nel sito del Ministero delle imprese e del made in Italy a questo link.
Quando presentare la domanda per la nuova Legge Sabatini?
I fondi possono essere prenotati a cadenza mensile, quindi le imprese possono fare domanda in qualsiasi periodo dell’anno.
Se la domanda per la nuova Sabatini sarà ritenuta corretta dall’istituto di credito o l’intermediario finanziario (sussistenza dei requisiti), trasmetterà al Ministero la stessa e prenoterà i fondi che dovranno risultare disponibili (normalmente tali fondi vanno in esaurimento nell’ultimo bimestre di ogni anno solare).
L’istruttoria della pratica e la modulistica della domanda per la nuova Sabatini, devono essere attentamente seguite per non incorrere nel rifiuto da parte del MISE per errori nella formulazione della richiesta.
Quali sono i beni agevolabili?
La legge specifica le caratteristiche irrinunciabili affinché i beni possano essere agevolati, ovvero:
- Nuovi, quindi NON usati, e nemmeno ricondizionati o resi nuovamente funzionanti
- Non riferibili a immobilizzazioni in corso e acconti (nuovi);
- Riferiti a immobilizzazioni materiali per “Impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, con voce classificabile nell’attivo dello stato patrimoniale B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile;
- Non devono essere terreni o fabbricati;
- Devono avere autonomia funzionale, ovvero non sono ammissibili i componenti;
- Direttamente riconducibili e correlati all’attività che l’impresa svolge (coerenti con l’attività d’impresa);
- Può trattarsi anche di software e di tecnologie digitali.
Come funziona la nuova Sabatini?
In sostanza, con tale agevolazione si intende abbattere i tassi di interesse legati all’investimento per l’acquisto di beni strumentali.
Per questo, vengono interessati, contemporaneamente, i tre seguenti soggetti:
- l’impresa che fa l’investimento
- la banca che lo finanzia
- lo Stato che interviene abbattendo il tasso di interesse dell’investimento.
Lo stato opera, in questo caso, attraverso, il Ministero per lo sviluppo economico, mentre la banca deve avere aderito all’apposita convenzione siglata fra Ministero, Cdp – Cassa depositi e prestiti e Abi – Associazione bancaria italiana.
L’investimento può essere coperto da finanziamento bancario?
L’investimento DEVE obbligatoriamente essere finanziato attraverso un mutuo bancario o una operazione di leasing.
Perché l’azienda possa beneficiare della nuova Sabatini, la durata del finanziamento non può essere superiore ai 5 anni.
Come già osservato, l’ammontare si colloca all’interno di una forbice compresa tra una soglia minima di 20.000 euro e una soglia massima di 4 milioni di euro.
Il finanziamento può comprendere anche altri aspetti, ad esempio extra strumentali?
La risposta è no, l’acquisto del bene strumentale è centrale rispetto all’agevolazione, e deve essere utilizzato interamente per gli investimenti che sono ritenuti ammissibili al ricevimento dei benefici della Legge Sabatini.
Esempio: Azienda che deve acquistare un macchinario, valore € 80.000, e componenti d’arredo per € 20.000. Può chiedere di essere finanziato per il totale di € 100.000 ma il contributo della legge Sabatini potrà essere richiesto solo per il macchinario.
Inoltre, i finanziamenti devono essere nuovi: questo comporta che la delibera dell’Istituto di Credito dev’essere successiva alla domanda Sabatini. Questo, indipendentemente dal fatto che il bene sia stato o meno consegnato.
Quanto può risparmiare l’impresa con la Nuova Sabatini?
L’agevolazione consiste in un contributo in misura percentuale, calcolato sul finanziamento che l’impresa ha ottenuto per acquistare un bene strumentale collegato con l’attività di impresa.
Per gli investimenti ordinari, diversi dalle tecnologie digitali e dagli investimenti green, si tratta di un abbattimento di 2.75 punti sulla percentuale di interesse applicata dalle banche.
Per gli altri, invece, compresi i sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, è prevista la maggiorazione del 30% del contributo, che diventa pari al 3,575%.
Come si fa la domanda per la nuova Sabatini?
Riportiamo, in forma schematica, l’iter per la gestione della pratica relativa alla nuova Legge Sabatini:
- La PMI presenta la domanda di finanziamento direttamente alla banca, insieme a quella di accesso all’agevolazione;
- Se la domanda viene ritenuta corretta, la banca la trasmette al Ministero e prenota i fondi;
- La banca riceve la conferma della disponibilità dei fondi da parte del Ministero, e delibera il finanziamento richiesto; (merito creditizio)
- Il Ministero emette il provvedimento di concessione del contributo trasmettendolo alle parti;
- La banca attiva il finanziamento, anche se il contratto tra ente di credito e impresa può avvenire anche precedentemente. Nel caso di finanziamento bancario, il relativo importo verrà messo a disposizione dell’azienda che provvederà a pagare il fornitore mentre, nel caso venga impiegata la formula del leasing, la somma verrà erogata, entro 30 giorni dalla consegna/collaudo del bene, al fornitore stesso.
- La PMI richiede il contributo finale al Ministero, che verrà erogato:
- In un’unica soluzione nel caso in cui il finanziamento richiesto sia inferiore a euro 200.000 o la domanda abbia data compresa tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2021;
- In 6 rate annuali in tutti gli altri casi.
Questi i passaggi schematici prevedono naturalmente la redazione di una documentazione precisa, per questo Counsel è a fianco delle imprese, per aiutarle a verificare ogni passaggio e avere la certezza che l’iter venga svolto correttamente.
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L’impresa può presentare più domande?
Sì, a patto che interessino investimenti diversi e, naturalmente, ammissibili dalla normativa.
Investimenti ordinari, green e digitali
Riassumendo, il contributo della nuova Legge Sabatini viene modulato in base al bene a cui si riferisce il finanziamento:
- Ordinari: beni funzionali all’attività d’impresa ma che non caratterizzano la sfera digitale;
- Digitali o green: beni asservibili alla normativa industria 4.0 o investimenti digitali e beni diretti alla transizione ecologica.
Quali le condizioni per i beni digitali?
Le caratteristiche richieste sono:
- Controllo CNC o PLC;
- Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto delle istruzioni;
- Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con altre macchine del ciclo produttivo o con la rete di fornitura;
- Presenza di interfaccia macchina/uomo, perfetta aderenza ai parametri di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Secondo la Legge Sabatini, i beni digitali dovranno inoltre:
- Essere dotati di sistemi di tele manutenzione, telediagnosi oppure controllo in remoto,
- Essere dotati di sistemi (appositi set di sensori) di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo,
- Ricalcare il modello cyber fisico.
Investimenti green
Secondo la Legge Sabatini, per questi beni, come già precedentemente accennato, il contributo in conto interessi è maggiorato del 30% ma l’impresa ha l’onere di dimostrare la qualità “green” degli stessi, avvalendosi di una certificazione di processo o di prodotto sui beni soggetti all’agevolazione o di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori.
Tra le Certificazioni valide troviamo:
- EMAS
- ISO 14001
- ISO 50001
- Certificazione Biologica (come da Regolamento UE 848/2018)
- SQNPI
- Certificazione volontaria di Sostenibilità della filiera ortofrutticola
- Certificazione volontaria di Sostenibilità della filiera vitivinicola
- GLOBALG.A.P. Spring
- UNI 11233:2009
- PEFC -SMF
- FSC- FM
Per quanto attiene le certificazioni ambientali di prodotto volontarie, sono, invece, ammesse:
- Etichette ambientali Tipo I – ISO 14024
- Autodichiarazioni ambientali Tipo II – ISO 14021
- Dichiarazioni Ambientali di Prodotto ISO Tipo III – ISO 14025
- Energy Label (certificazione obbligatoria)
Al tuo fianco per ricevere l’agevolazione
La Legge Sabatini è da sempre considerata un valido supporto per le imprese che vogliono investire ma, come per la maggior parte delle agevolazioni statali, prevede un iter burocratico piuttosto complesso da seguire.
L’impresa, spesso, non dispone delle figure competenti nel predisporre in autonomia le pratiche relative alla richiesta ed ottenimento dei contributi, rischiando, così, di dover rinunciare ad aiuti e agevolazioni che sono mirati allo sviluppo ed al mantenimento della competitività della stessa nel mercato.
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