La gestione del cambiamento aziendale è una componente essenziale per il successo a lungo termine. E la consulenza aziendale diventa importante in questo processo, perché sa offrire competenze, strategie e supporto per guidare le imprese attraverso le trasformazioni necessarie.
Perché mai bisogna cambiare?
Il cambiamento può manifestarsi in diverse forme: acquisizioni e fusioni, ristrutturazioni organizzative, implementazione di nuove tecnologie, espansione in nuovi mercati o adattamento a nuove normative.
Ogni tipo di cambiamento porta con sé una serie di sfide uniche che richiedono una gestione attenta e strategica.
Posto che la gestione del cambiamento è il processo attraverso il quale un’organizzazione gestisce la transizione da una situazione attuale a una futura, ci sono tanti fattori che entrano in gioco.
Lasciamo un attimo da parte quelli operativi, che naturalmente variano da impresa a impresa, perché c’è un fattore comune a ogni azienda: il cambiamento può spaventare, o perlomeno creare tensioni a livello personale.
Tutto questo è normale, è umano, e per superarlo l’impresa ha bisogno di guardare al cambiamento come a un’opportunità piuttosto che a una difficoltà che richiederà solo tempo e fatica.
Questo è uno dei messaggi che la consulenza aziendale ha il dovere di trasmettere, perché il cambiamento può essere sostenibile solo se viene compreso e assorbito da chi ci lavora e viene portato avanti con mezzi coerenti e modalità sostenibili, rivolte all’innovazione.
Cosa può fare la consulenza per la gestione del cambiamento aziendale?
Moltissimo, i consulenti di impresa portano competenze esterne, esperienze e una prospettiva imparziale che possono rivelarsi importanti nella gestione del cambiamento aziendale.
Tutto può iniziare con l’analisi e la diagnosi, ovvero la consulenza si impegna a identificare le aree che necessitano di cambiamento e definiscono il perché, in base alle conoscenze, alle competenze e all’esperienza.
Vi è quindi la pianificazione strategica. Ii consulenti aiutano a sviluppare un piano dettagliato, che include obiettivi chiari, tempistiche, risorse necessarie e indicatori di performance per monitorare il progresso.
Il tutto avviene attraverso quella che possiamo definire una coerente gestione della transizione, ovvero la consulenza aiuta a gestire le dinamiche interne ed esterne che avvengono nel periodo di cambiamento e questo include l’assoluta necessità che tutte le persone che lavorano in azienda siano coinvolte e informate.
In questo scenario le parole chiave della gestione del cambiamento aziendale sono quattro: Formazione, affinché ogni persona possa possedere le nuove competenze necessarie; Sviluppo, inteso come obiettivo comune da raggiungere; Monitoraggio per tenere sott’occhio i progressi e valutare i risultati e infine Valutazione, ovvero valutare i risultati raggiunti, attuando eventuali correzioni laddove necessario.
Studi sulla gestione del cambiamento
Diverse ricerche si sono occupate di studiare l’impatto della consulenza sulla gestione del cambiamento aziendale. Una di esse, pubblicata dalla Harvard Business Review ha esaminato l’impatto dei consulenti aziendali sulla digital transformation in diverse aziende globali.
Lo studio ha rilevato che le imprese che hanno collaborato con consulenti specializzati nella digitalizzazione hanno registrato un aumento del 30% nella loro efficienza operativa e una riduzione del 25% nei costi operativi. I consulenti hanno aiutato le aziende a identificare le tecnologie più appropriate, a ridisegnare i processi aziendali e a formare i dipendenti per l’adozione delle nuove tecnologie, garantendo una transizione senza intoppi e di successo.
Un’altra ricerca pubblicata sul Journal of Organizational Change Management, ha analizzato come i consulenti aziendali possano contribuire a costruire la cosiddetta resilienza organizzativa durante i periodi di cambiamento.
Oggi resilienza è una parola forse un po’ abusata, ma come scrivevamo qualche riga sopra, il bagaglio emotivo nella gestione del cambiamento aziendale può essere pesante, sia in termini professionali che personali.
Lo studio ha quindi dimostrato che le organizzazioni che hanno lavorato con consulenti hanno sviluppato una maggiore capacità di adattamento e una resistenza superiore agli shock esterni, ovvero a fattori dirompenti legati al cambiamento come possono essere cambiamenti di sede, rivoluzioni di mansioni e altro.
Criticità o opportunità?
Il cambiamento può essere quindi visto come un momento critico nella vita di un’azienda e dei lavoratori, così come un’occasione per prosperare.
Posto che il cambiamento oggi è indispensabile se si vuole restare competitivi sul mercato, anche il più piccolo merita di essere gestito nel migliore dei modi.
E la consulenza aziendale serve proprio a questo, ad aumentare le probabilità che la transazione sia efficace, sostenibile e faccia in ogni momento il bene dell’impresa e di chi ci lavora.
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