Solo il 43% dei lavoratori italiani ritiene che il proprio posto di lavoro sia un ambiente eccellente, e questo posiziona l’Italia all’ultimo posto nella classifica, dietro anche a Cipro, Polonia e Grecia.
I lavoratori più soddisfatti si trovano nel nord Europa (Danimarca, Norvegia e Svezia), con un indice medio di soddisfazione pari al 59%. Questi dati provengono dall’edizione 2025 dello European Workforce Study, condotto da Great Place to Work, che ha raccolto le opinioni di quasi 25.000 persone attive in 19 paesi europei.
Questo dato ci ha dato lo spunto per sottolineare come oggi sia più che mai importante considerare la consulenza aziendale per il benessere dei lavoratori, alla luce anche di una tendenza al cambiare posto di lavoro, che si verifica molto più che in passato.
In questo contesto, la consulenza aziendale per il benessere dei lavoratori – settore in cui opera anche Counsel – riveste un ruolo fondamentale, offrendo un’analisi obiettiva dello stato attuale e supportando le imprese nell’implementare miglioramenti che favoriscono tutti, a partire dai dipendenti.
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I lavoratori si sentono poco apprezzati
Secondo lo studio Great Place to Work, nei settori della tecnologia, finanza e servizi professionali, le persone mostrano i livelli più alti di soddisfazione ma, in generale, i lavoratori si sentono poco valorizzati e apprezzati dal management aziendale, con meno di un manager su due, il 48%, che prende in considerazione i loro suggerimenti e le loro idee.
I fattori che, viceversa, contribuiscono al benessere dei dipendenti sono il rispetto, l’equilibrio tra lavoro e vita privata, la coerenza della leadership, una retribuzione equa e la sicurezza psicologica.
È una questione di fatturato?
È fondamentale considerare che quando i lavoratori sono soddisfatti, questo ha un impatto diretto sulla produttività, e avere dipendenti insoddisfatti o poco coinvolti può portare a perdite significative sia in termini economici che di competitività.
Sappiamo quanto oggi la generazione più giovane sia pronta a cambiare lavoro se non soddisfatta.
Lo studio di Great Place to Work ha quindi analizzato un modello di leadership basato su tre componenti: la credibilità del management, l’equità del trattamento e il rispetto verso i collaboratori.
Si è notato che la qualità varia molto in Europa, con i modelli più virtuosi al nord, mentre al sud, in Italia, i risultati sono tra i peggiori, con un 44% rispetto al 64% della Danimarca.

Leadership di prossimità
Un altro concetto interessante è la leadership di prossimità, cioè la capacità dei leader di essere vicini ai collaboratori, sfruttando empatia, autenticità e curiosità.
Quando questo accade, le aziende prosperano, ma purtroppo i leader spesso mancano in questo aspetto.
Ecco le dieci principali ragioni per cui i collaboratori europei si sentono insoddisfatti:
1. Mancanza di apprezzamento – il lavoro svolto non viene riconosciuto né valorizzato.
2. Dialogo di facciata tra management e dipendenti – le comunicazioni interne sono spesso poco trasparenti e inefficaci.
3. Assenza di premi extra – mancano incentivi concreti per motivare le persone oltre lo stipendio base.
4. Stipendi iniqui – retribuzioni non proporzionate all’impegno e alle responsabilità.
5. Esclusione dalle decisioni fondamentali – i dipendenti non hanno voce in capitolo sulle scelte che riguardano il loro ambiente di lavoro.
6. Favoritismi nelle nomine – le promozioni non si basano sempre su merito e competenze.
7. Assenza di welfare – mancano benefit e tutele che migliorino il benessere dei lavoratori.
8. Mancanza di diversità e inclusione – le aziende non sempre valorizzano le differenze e le pari opportunità.
9. Assenza di meritocrazia – la crescita professionale non è sempre legata alle reali capacità.
10. Mancanza di equa redistribuzione degli utili – il successo aziendale non viene condiviso in modo giusto con chi contribuisce a crearlo.
Questi fattori incidono profondamente sulla motivazione e sulla produttività dei dipendenti, ma con il giusto approccio è possibile invertire la rotta.
Questi dati sono cruciali perché aiutano a comprendere e mettere in luce un fenomeno che si avverte soprattutto in Italia: il benessere delle persone sul posto di lavoro.
Un’azienda sana oggi si basa sulla fiducia dei dipendenti nei confronti dei dirigenti e su una collaborazione che non è più solo verticale, ma diventa orizzontale in termini di suggerimenti, approccio e partecipazione.
La soddisfazione si riflette sul fatturato aziendale. Sebbene si tratti di concetti astratti, confrontando i risultati di crescita del fatturato delle aziende classificate come migliori luoghi di lavoro con quelli certificati dall’Istat, l’aumento è del 23,25%, dimostrando un impatto significativo sul benessere economico dell’impresa.
Esiste quindi una stretta correlazione tra l’attenzione nel creare un ambiente di lavoro sano e i risultati in termini di business. La consulenza aziendale per il benessere dei lavoratori diventa quindi cruciale.

La consulenza aziendale per il benessere dei lavoratori
Ogni azienda è unica e ha esigenze specifiche. La consulenza aziendale per il benessere dei lavoratori agisce come un ponte imparziale, aiutando le imprese a creare un ambiente di lavoro sano e motivante, in cui i dipendenti possano sentirsi valorizzati e proattivi.
Come può migliorare il luogo di lavoro?
Il benessere aziendale passa attraverso miglioramenti sia tangibili che intangibili. Il luogo di lavoro non è solo uno spazio fisico, ma anche un ecosistema fatto di relazioni, cultura aziendale e clima organizzativo.
• Aspetti pratici: la consulenza aziendale per il benessere dei lavoratori aiuta a rendere l’ambiente più accogliente, introducendo maggiore flessibilità, sia spaziale che temporale. Se compatibile con il modello aziendale, soluzioni come lo smart working possono aumentare la soddisfazione e la produttività dei dipendenti.
• Aspetti immateriali: la comunicazione e l’ascolto sono fondamentali. Creare un canale strutturato per raccogliere suggerimenti e idee favorisce il coinvolgimento e fa sentire i dipendenti parte attiva del successo aziendale.
Investire in questi aspetti non solo migliora il benessere dei collaboratori, ma rafforza anche la solidità e la crescita dell’azienda.

Un intervento mirato per migliorare la comunicazione interna
Una comunicazione interna efficace è essenziale, soprattutto nelle grandi aziende con molti dipendenti. Strumenti come app dedicate e piattaforme di messaggistica aziendale possono favorire uno scambio di informazioni più rapido ed efficace, evitando l’uso eccessivo di email o di canali personali.
Oltre agli strumenti, è fondamentale che l’azienda trasmetta con chiarezza la propria visione, i suoi valori e i suoi obiettivi. Quando i dipendenti li conoscono e li condividono, si sentono più coinvolti e motivati.
Favorire tutto qusto è uno degli obiettivi della consulenza aziendale per il benessere dei lavoratori.

La consulenza aziendale per il benessere dei lavoratori può quindi fare la differenza, aiutando a implementare soluzioni tecnologiche avanzate e strategie mirate per creare un ambiente di comunicazione aperto e trasparente.
Spesso, infatti, l’incertezza nasce dalla scarsa conoscenza delle dinamiche aziendali: quando queste sono chiare, la comunicazione migliora e i dipendenti si sentono più sicuri e valorizzati.
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